Brano: [...] Sardegna nella difesa di Roma, Gal lizzi, 1968; Viva Tedesco, Il contributo di Roma e della provincia nella lotta di liberazione, Amministrazione provinciale di Roma, 1967; Ruggero Zangrandi, L'Italia tradita: 8 settembre 1943, Mursia, 1971; Ruggero Zangrandi, 25 luglio8 settembre 1943, Feltrinelli, 1964.
Portella delle Ginestre
Pianoro sovrastato dai monti Pizzuta e Cometa, che si stende per breve tratto tra i comuni di Piana dei Greci e San Giuseppe Jato (Palermo), n.5.1947 fu teatro di una strage, attribuita alla mafia (v.).
A Portella delle Ginestre, fin dai tempi delle lotte dei fasci contadini guidati da Nicolò Barbato, il Primo maggio di ogni anno erano soliti riunirsi i lavoratori di quei paesi con le loro famiglie per celebrare la Festa internazionale del lavoro. Questa tradizione, che il fascismo interruppe anche in Sicilia, riprese
vigorosa dopo la Liberazione e soprattutto dopo i decreti Gullo dell' autunno del 1944 che colpivano il latifondo, dando la terra ai contadini.
Il Primo maggio 1947 si presentava dunque a Por[...]
[...]e (1947), uniti nel Blocco del Popolo erano passati, d’un balzo, a raccoglierne 567.392; mentre la Democrazia cristiana, che nel 1946 aveva avuto 643.355 voti, aveva subito quasi un dimezzamento scendendo a 399.860 voti. Per la prima volta in Sicilia, comunisti e socialisti avevano ottenuto la maggioranza relativa all’Assemblea Regionale superando (con 30 deputati su 90) la stessa D.C. (23 deputati). Anche a Piana dei Greci, a San Cipirrello e a San Giuseppe Jato il successo del Blocco del Popolo era stato notevole, mentre una netta sconfitta avevano subito la D.C, e i separatisti, per i quali aveva fatto votare il bandito Giuliano. Tra la folla dei manifestanti convenuti a Portella pochi giorni dopo e nei dirigenti della Federterra esisteva dunque un entusiasmo non comune.
La strage
Stava iniziando a parlare il calzolaio Giacomo Schirò, segretario della Sezione socialista di San Giuseppe, quando si udì una scarica di armi da fuoco. Fu il segnale di inizio della strage: seguirono infatti raffiche di mitra che, per venti minuti, si abbatterono su quella folla inerme e ancora incredula.
Alla fine, rimasero sul terreno 8 cadaveri e decine di feriti, di cui 3 dovevano morire nei giorni seguenti. Questo l’elenco delle vittime: Francesco Vicari, Giovanni Megna, Castrenze Intravaia, Giorgio Cu senza, Margherita Cl e sceri, Serafino Lascari, Vincenza La Fata, Giovanni Crifò (di 12 anni), Lorenzo Di Maggio (di 7 anni), Filippo Lascari, Vito Aletta.
Un mese e mezzo dopo la strage,[...]